Caivano: “Chi Rom e chi no” presentato stamane il libro di Giovanna Pignataro

di Caterina Flagiello

Nell’ambito della seconda edizione del maggio dei libri di Caivano, è stato presentato questa mattina presso l’IC 3 Parco Verde, il libro “Chi Rom e chi no” di Giovanna Pignataro, edito da Marotta e Cafiero. Alla presentazione hanno partecipato anche l’attore Alfredo Girardi, Antonio Pedata dell’associazione Incontri Letterari ed il dirigente scolastico Bartolomeo Perna per un breve saluto. Girardi, nelle vesti di moderatore-attore, ha coinvolto tramite il gioco i giovani allievi dell’istituto, stimolandoli ad esprimersi sui temi trattati dal libro. L’autrice racconta la storia alla base del libro: volutamente ambientata in una periferia di una città senza nome, si apre e si chiude con un evento traumatico, un incendio. Si tratta di una periferia universale, molto più vicina di quanto pensiamo, in perenne osmosi con “l’aldilà” cittadino, separata da confini immaginari. Poesie, eventi, punti di vista, tematiche, affrontate anche e soprattutto tramite le tavole illustrate dall’artista Tiziano Squillace, disegni in bilico tra il simbolico e l’onirico, scelti per poter veicolare un messaggio di speranza ed inclusione nella maniera più diretta possibile, in grado di raggiungere non solo i bambini ma anche gli adolescenti e gli adulti. I temi del libro sono appunto la discriminazione, l’identificazione e la condivisione, tramite i punti divista delle due piccole protagoniste: Anna, una bambina di città e Julia, proveniente dal campo Rom. Due bambine all’apparenza diverse, ma che sono in realtà due facce della stessa medaglia, due mondi la cui storia serve per accendere le luci sul campo Rom, che sembra invisibile, eppure una convivenza è possibile, l’integrazione infatti, parte proprio dalla scuola, il primo luogo in cui si viene riconosciuti, in cui si possono imparare quegli strumenti necessari per poter essere liberi artefici del proprio futuro. Il titolo del libro “Chi rom e chi no”, nasconde anche un gioco di parole in napoletano, che si può intendere anche come: “Chi dorme e chi no” ed è con questa frase che si chiude la presentazione, lanciando un invito ai giovani allievi a rimanere sempre vigili, svegli ed attenti nei confronti della realtà che li circonda, mettendo da parte le discriminazioni per aprirsi ad un senso esteso di comunità.