9000 italiani ogni anno sono colpiti da Ematomi Subdurali Cronici. Domani lunedì a Napoli un convegno internazionale per discutere innovazioni nel trattamento

a cura di Caterina Flagiello

Napoli, Italia – 14 aprile 2024 – Gli ematomi subdurali cronici, una patologia neurologica in aumento, saranno al centro di un convegno che si terrà il prossimo 15 aprile a Napoli. L’evento internazionale, organizzato da Mario Muto – Direttore della Neuroradiologia del Cardarelli – e Giuseppe Catapano – neurochirurgo presso l’Ospedale del Mare – riunirà i migliori esperti multidisciplinari nazionali e internazionali per discutere le più recenti strategie di trattamento di questa condizione medica complessa. Gli ematomi subdurali cronici, con un’incidenza di circa 15 casi su 100.000 persone, colpiscono ogni anno circa 9000 italiani. Questa condizione è in aumento, alimentata dall’invecchiamento della popolazione e dall’uso diffuso di farmaci anticoagulanti ed antiaggreganti. Clinicamente, la patologia si manifesta in modo subdolo, con sintomi che possono includere cefalea persistente, crisi epilettiche e disturbi motori, del linguaggio o visivi. La diagnosi precoce è cruciale e attualmente si basa sull’esecuzione di una TAC cerebrale, che non solo identifica la presenza dell’ematoma subdurale, ma ne valuta anche l’entità, guidando così la scelta della migliore strategia terapeutica. Per molti anni, il trattamento chirurgico è stato l’opzione principale, nonostante il suo tasso di recidiva fino al 30% e le elevate controindicazioni chirurgiche, soprattutto nei pazienti anziani con comorbilità. Tuttavia, negli ultimi 6 anni è emersa una promettente alternativa nella forma della tecnica endovascolare di embolizzazione dell’arteria Meningea Media. Questa tecnica non si propone come sostituto, ma come complemento al trattamento chirurgico, con l’obiettivo di migliorare gli esiti a lungo termine e talvolta offrendo l’unica opzione terapeutica. L’evento a Napoli si propone di fornire un aggiornamento completo su questa complessa patologia e sulle strategie di trattamento più recenti, offrendo una piattaforma di discussione e condivisione di conoscenze tra esperti nazionali e internazionali.