
a cura di Caterina Flagiello
Si va nelle periferie, si porta il teatro nei rioni dove il sudore è il carburante essenziale per la voglia di fare, il desiderio di essere e non di apparire, di miscelare impegno e cultura per un mondo nuovo, migliore, senza barriere e senza ingiustizie sociali. E questo era il messaggio di Raffaele Viviani e questo è il messaggio contenuto nell’opera “Io, noi…Raffaele Viviani”, lo spettacolo scritto e diretto da Luca Napolano per celebrare i 75 anni dalla scomparsa del grande drammaturgo Stabiese nato il 10 Gennaio 1888 e morto il 22 Marzo 1950, lasciando opere indimenticabili che hanno fatto il giro del mondo.
Si parte dal teatro Don Guanella a Miano il 3 e 4 Maggio , “in un quartiere di Napoli, in cui Viviani, forse, avrebbe preferito manifestare, attraverso la sua arte, il sostegno alle persone “comuni”, gli umili, i meno abbienti, le famiglie dimenticate, ovvero i personaggi delle sue opere”, andrà in scena l’adattamento di Luca Napolano.
Nello spettacolo musicale presentato dall’associazione Sophia, ci saranno professionisti di primo livello:
Barbara Lombardi (cantantessa ed espressione partenopea dell’antica tradizione della tammorra) , Sergio Priante, Alias Mago MARVIN, noto ed affermato prestigiatore, nel ruolo di interprete, Mario Conte (cantante) noto al pubblico tramite la trasmissione televisiva REAL TIME, Elisabetta Mercadante attrice specializzata in tragedia greca e poliedrica interprete , Lidia Ferrara, nota attrice lanciata da Eduardo De Filippo, Nino Taranto e tanti altri noti e lo stesso Luca Napolano, musicista ed interprete di un genere artistico denominato “canzone di giacca”.
L’ideatore dello spettacolo, Luca Napolano, tiene ad evidenziare, come denunciava Raffaele Viviani nei primi anni del 900, “le Lobby affaristiche che escludono, a priori, i linguaggi innovativi e le forme artistiche non implementate da un certo numero di followers o se non fai parte di una casta”.