Frattamaggiore. PD e cespugli, basta con il vostro bluffare. Dimostrate di avere gli attributi politici credibili, altrimenti…..

Quello che sta accadendo nelle fila dei consiglieri comunali della maggioranza, PD e cespugli, ha raggiunto livelli a dir poco grotteschi tra firme di documenti strumentali, assenze, uscite, rientri, e chi più ne ha più ne metta. Nei vari atti di questa farsa politica amministrativa emergono alcune scene dove, per gli attori protagonisti, crediamo sia giunto il momento di gettare la maschera e rendersi visibile agli elettori senza più bluffare sventolando lo spauracchio della sfiducia solo per alzare la posta per ottenere le ultime visibilità rimaste a fine mandato, o far credere chissà quale potenziale di fuoco elettorale si è in possesso per la prossima campagna elettorale, che al momento, alla luce dei fatti che abbiamo assistito, è un potenziale di fuoco di un cerino. Si tratta di un bluff politico, perchè se davvero ci fosse la volontà di sfiduciare il sindaco sbandierata sui marciapiedi, bene, i numeri ci sono, almeno quelli per sottoscrivere una mozione di sfiducia, eccoli: sei consiglieri ormai sono “granitici” a mettere le firme sui documenti, in ultimo una richiesta di atti per il servizio nella villa comunale di via V. Emanuele, e sono Rossi, Russo, Di Marzo, D’Ambrosio, Vitale e Parolisi, se poi aggiungiamo gli altri sei consiglieri PD firmatari del famoso emendamento al Bilancio e tre in opposizione quali Grimaldi, Ambrico e Argentiere il gioco è fatto. Con questi numeri tutto è possibile, ma ci troviamo di fronte, probabilmente, a chi oltre ad attuare una strategia politica di aggregazione che riteniamo errata, e per quale ne risponderà politicamente in futuro in altre sedi, nei fatti rimane nel limbo senza avere ne gli attributi politici credibili, ne quella chiarezza nelle azioni che metterebbe  fine all’ambiguità fin quì dimostrata nell’enunciare solo chiacchiere, bellicosi programmi a mo’ di sfida politica e elettorale sui marciapiedi….il sindaco deve andare a casa…, ma poi attendere fuori la sua porta di casa: in attesa di cosa? Se c’è vera volontà a resettare e costruire qualcosa di serio, non si scappa, non ci si fa venire i mal di pancia, non si rinnegano documenti firmati appena pochi minuti prima, ma la volontà di mettere la parola fine si dimostra con gli atti consequenziali che al momento sono soltanto un bluff. Dimostrate di avere gli attributi politici credibili, altrimenti, come si usa dire a Napoli per i proclami spavaldi, siete – con simpatia – politicamente “e cartone”.