Frattaminore: stamattina la protesta da parte del comitato “No Pista Ciclabile Frattaminore” davanti il Municipio

Servizio realizzato da Caterina Flagiello

Questa mattina la protesta, verso le ore 9:30 da parte dei membri del comitato: “No Pista Ciclabile Frattaminore” davanti la sede del Municipio. Striscioni e fischietti hanno animato la manifestazione e i partecipanti hanno anche bloccato la strada antistante per qualche minuto. Questa pista ciclabile, realizzata tramite il posizionamento di un cordolo in gomma, è situata lungo via Giovanni XXIII, l’arteria principale della città, ed anche in altre strade. L’intenzione da parte dell’amministrazione, è quella di volgere lo sguardo della città verso un’ottica più europea ed ecosostenibile, oltre ad evitare il malcostume della sosta selvaggia su entrambi i lati della strada. Tuttavia le buone intenzioni dell’amministrazione non sono state accolte in maniera altrettanto calorosa dai membri del comitato, i quali lamentano:”Abbiamo seri problemi per il carico e lo scarico delle merci, in quanto per un furgone è davvero difficile parcheggiare per poter effettuare le consegne, dato che non può bloccare la strada.” Inoltre i commercianti riportano un mancato introito di circa il 40% degli incassi, una situazione che preoccupa anche per una eventuale ricaduta a livello occupazionale. I manifestanti sono stati ricevuti dalla Presidente del Consiglio Comunale, Antonella Lettera, dall’assessore ai lavori pubblici Alfonso Guida, dal consigliere comunale Salvatore Cimmino e dal Sindaco, Giuseppe Bencivenga, il quale alla fine della riunione commenta: “Ci sono delle contrapposizioni, noi abbiamo l’obbligo di andare verso la preservazione del territorio, quindi dobbiamo anche liberare, dove possibile, da un numero eccessivo di auto e dare la possibilità, in sicurezza, a chi vuole andare in bici, oppure con un passeggino. La strada è lunga, ma bisogna capire che purtroppo è una direzione imprescindibile.” Il sindaco inoltre sottolinea come sia necessario da parte dell’amministrazione, tenere in considerazione il PUMS(Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) e le leggi in materia, nello specifico la legge 366 del 1998, la quale contiene “norme finalizzate alla valorizzazione ed allo sviluppo della mobilità ciclistica”. I membri del comitato, sono d’accordo in maniera unanime sulla necessità di una svolta ecosostenibile e sull’importanza di una pista ciclabile, tuttavia avrebbero preferito che questa pista fosse stata realizzata con criteri e modalità nettamente diverse. Per questo motivo ribadiscono la loro posizione e la loro voglia di lottare:“Abbiamo avuto piacere di un incontro con gli amministratori ed il sindaco, però mi sembra che “non ci sia peggior sordo di chi non vuol sentire”. Noi non ci stiamo, perché ci sono delle attività commerciali ultradecennali, conosciamo il territorio e non possiamo non andare avanti in questa battaglia finché non otterremo quanto ci spetta, anche per evitare di arrivare a conseguenze irreversibili come la chiusura delle attività commerciali.”, queste le parole di Enzo Pezzullo e Filomena Scatozza, componenti del comitato.