Frattamaggiore. Caso disabili, Luigi Grimaldi “Da codice penale, intervenga la Magistratura ad accertare responsabilità dirette e indirette”

Sulla vicenda della risoluzione contrattuale del servizio assistenza alunni disabili nelle scuole cittadine affidato ad una cooperativa sociale ma mai realizzato come scrivono i dirigenti scolastici chiamati a confermare la presenza e le ore lavorate rendicontate dalla cooperativa, pubblichiamo una intervista al Consigliere di Città Metropolitana e del Comune di Napoli Luigi Grimaldi

La vicenda portata alla ribalta da Frattamaggiore News ha degli aspetti a dir poco inquietanti, cosa ne pensa Consigliere Grimaldi?

Io aggiungerei gravissimi e da codice penale oltre ad essere una vicenda che mina nel profondo la credibilità, la trasparenza, la legalità di un’Amministrazione già oggetto di attenzione nelle sedi competenti ed istituzionali per altre vicende che, direttamente o indirettamente, tirano in ballo consiglieri comunali tecnici o responsabili di settore, in particolare su questioni urbanistiche e affidamenti di lavori e servizi.

Nello specifico del servizio di assistenza agli alunni disabili, dalle carte emerge una serie di interrogativi come ad esempio quelli relativi alla tempistica, al rendiconto poi smentito dai dirigenti scolastici ignari di tutto ciò, l’affidamento diretto, lei ne è al corrente? 

Si, ho letto tutta la documentazione, gli atti prodotti dall’amministrazione e ovviamente le dichiarazioni dei dirigenti scolastici i quali, increduli di fronte alle richieste del responsabile del procedimento, hanno dichiarato di non essere a conoscenza di nulla, né della cooperativa che avrebbe dovuto svolgere il servizio, tantomeno della presenza di operatori della stessa cooperativa, smentendo di fatto la rendicontazione per 28.000 euro presentata al Rup con tanto di timbro e firma delle scuole che lo stesso Rup scrive essere apparentemente riferibili ai dirigenti, una cosa gravissima da codice penale. 

Sulla tempistica e sull’affidamento diretto invece?

Appare decisamente anomalo come l’atto di indirizzo della Giunta propone al dirigente del settore di intavolare un dialogo con le scuole per valutare le singole esigenze ed illustrare il servizio, ma nei fatti questo non avviene, un primo campanello d’allarme già a monte prima di partire. Stupisce come il Segretario comunale responsabile ad interim del settore politiche sociali non tenga conto di tale indirizzo e procede direttamente ad interpellare una sola cooperativa per poi assegnare il servizio e si attende inspiegabilmente ben tre mesi per ottenere una rendicontazione risultata poi non veritiera e smentita dai dirigenti scolastici. E’ possibile attendere tre mesi senza che a nessuno sia venuto in mente qualche dubbio per fare i dovuti controlli? E se il Rup non avesse interpellato i dirigenti scolastici si sarebbe pagato un servizio fantasma? Lo chiedo al Segretario

Sta di fatto che in tutto ciò pare che la politica, i consiglieri comunali, il Sindaco siano evanescenti

Indubbiamente come per le altre cose denunciate pubblicamente anche dal sottoscritto, il Sindaco e gli amministratori fanno orecchie da mercante. Ad oggi non conosciamo ancora quale iniziativa abbia intrapreso specialmente il Segretario comunale il quale non può fermarsi soltanto alla risoluzione del contratto ma quale responsabile dell’anticorruzione, ha l’obbligo di informare la Procura della Repubblica dell’accaduto. Al Sindaco poi il compito di capire se in questa vicenda possano esserci amministratori o consiglieri comunali direttamente o indirettamente coinvolti, compito che spetterà sicuramente anche alla Magistratura.