Sant’Antimo. Convegno “Codice rosso e cambiamento culturale delle Donne”. Prossima apertura a Grumo Nevano e Casandrino sportelli antiviolenza

di Caterina Flagiello

Tantissimi i partecipanti a questo primo convegno inserito in una serie di eventi patrocinati dal Comune di Sant’Antimo con anche numerose campagne di sensibilizzazione ad opera del personale del Centro Antiviolenza “Libera Mente Donna”.

Il convegno è stato moderato dal giornalista Marco di Caterino, e ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni nonché relatori prestigiosi, con lo scopo di fare il punto sulla situazione attuale all’interno dei comuni dell’ambito N17 (Comune capofila Sant’Antimo, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Casandrino e ASL NA2 Nord), oltre agli sviluppi normativi e l’applicazione del codice rosso nei casi di violenza contro le donne.

Il primo intervento del convegno viene affidato alla dottoressa Gabriella d’Orso, Commissaria Straordinaria del Comune di Sant’Antimo, che sottolinea come: “Non si tratta solo di un giorno, ma di una serie di eventi, perché l’impegno da mettere in campo per queste cause deve essere quotidiano, il femminicidio è solo la punta dell’iceberg delle varie forme di violenza contro le donne. È necessaria una rivoluzione culturale“

Prosegue il primo cittadino di Frattamaggiore, Marco Antonio Del Prete:”I problemi si risolvono sempre insieme, anzi i nostri cittadini devono assolutamente avere la percezione che insieme si riescono a raggiungere gli obiettivi. Il nostro lavoro deve continuare in maniera forte sui nostri territori, noi siamo qui come amministrazione e ci saremo sempre.”

Successivamente interviene il sindaco di Frattaminore, Giuseppe Bencivenga: “Bisogna superare la paura di restare da soli, in quanto ci sono persone altamente qualificate che operano nei centri antiviolenza, dobbiamo infatti sollecitare le persone ad andare in questi centri, ogni territorio ha, purtroppo, la sua testimonianza gravissima, tuttavia noi abbiamo del personale qualificato all’interno dell’Azienda Consortile N17, basta avere fiducia in loro.”

Prende la parola il dottor Pietro Dragone, direttore generale dell’Azienda Speciale Consortile Ambito N17:”Questo è il primo evento pubblico a cui partecipa l’Azienda Consortile che è nata da pochi mesi, desideriamo proseguire il lavoro iniziato dall’ambito, vogliamo avviare una serie di iniziative come l’apertura di due sportelli antiviolenza a Casandrino e a Grumo Nevano. Inoltre desideriamo dedicare ulteriori iniziative per il recupero degli autori dei maltrattamenti, intensificando le attività di formazione ed accoglienza per le vittime, oltre alle campagne di sensibilizzazione.”

Interviene il comandante della compagnia dei Carabinieri di Giugliano, il capitano Matteo Alborghetti:”L’arma lavora in sinergia con i comuni, la procura della Repubblica, le associazioni, è un percorso che si attua con personale altamente specializzato, ad esempio tramite la “Stanza Rosa” oppure la “Stanza tutta per sé”, dove poter accogliere in uno spazio protetto le vittime di violenza. Si tratta di un percorso di coraggio da parte della vittima, chi denuncia sa di non essere da sola.”

La dottoressa Antonietta Troncone, Procuratore della Repubblica di Napoli Nord, nel suo accurato intervento evidenzia come: “Bisognerebbe intervenire appena ci sono dei segnali, occorre una prevenzione. Le nostre norme sono adeguate, abbiamo un compendio normativo ben articolato, c’è da integrare la formazione per i magistrati e per la polizia giudiziaria, soprattutto a causa di alcuni pregiudizi che tendono a far minimizzare gli eventi. Forse occorrerebbe codificare con più precisione in merito ai segnali spia, quegli atti premonitori che vengono sottovalutati, inoltre, la persona offesa va accompagnata, in questo le associazioni hanno un ruolo chiave insieme alla rete degli assistenti sociali.”

Prende la parola l’avvocato Antonella Barra, coordinatrice della consulta pari opportunità sezione AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) di Napoli Nord, in un intervento molto sentito: “Questa è una tematica molto cara a tutti noi dell’Associazione AIGA, desideriamo stare vicino e dare voce alle donne e fare campagne di sensibilizzazione. La violenza ha tantissimi volti e dobbiamo partire dall’amore verso noi stesse, ognuno di noi può essere una vittima di violenza”.

La dottoressa Rossella Ianniciello, referente CAV Libera Mente Donna per l’ambito N17, nel suo intervento porta numerosi dati a supporto di tutto il lavoro svolto negli anni dal centro antiviolenza inaugurato nel 2016:”In 8 anni di attività abbiamo aiutato oltre 300 donne che si sono rivolte a noi, anche al di fuori del nostro ambito territoriale, citando alcune statistiche, il 60%Sono donne sposate di un’età compresa dai 29 ai 49 anni, con un titolo di studio medio basso, quasi tutte senza alcun reddito personale.Spesso abbiamo preso in carico la donna ed i suoi figli, il centro Poi attiva i servizi collaterali come ad esempio dei posti in asilo nido per poter dare un ambiente sano ai bambini. Per i casi particolarmente complessi, si va ad attivare una rete antiviolenza con l’ingresso in una comunità protetta.Bisogna interrompere il ciclo di violenza, occorre effettuare una battaglia culturale.”

La dottoressa Nunzia Brancati, dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Napoli, analizza la questione in maniera più dettagliata: “Si deve partire dai dati, in quale ci Indicano un lievissimo calo dei casi di violenza domestica, Oltre a un meno 15% dei reati di violenza sessuale, i primi sei mesi del 2023 nell’ambito del Comune di Napoli e di tutta la provincia, sono stati rilevati 749 atti persecutori e 929 casi di maltrattamenti, la vittima È una donna nel 70%-80% dei casi. C’è un problema di equilibrio di forza che va a debordare in violenza, tuttavia ci sono misure di prevenzione come ad esempio l’ammonimento da parte del Questore verso l’autore delle violenze o lo stalker, questo abbonamento a tempi relativamente brevi e si è rivelato un efficace strumento deterrente”

La dottoressa Giuseppina Gallicchio, del Dipartimento Materno Infantile presso l’ASL Napoli 2 Nord, desidera portare alla luce “la cura e l’attenzione particolare rivolta ai bambini, ad esempio l’ASL prevede un percorso con psichiatri e psicologi ed eventualmente l’inserimento in casa-famiglia, con controlli periodici. Il dipartimento lavora in maniera congiunta con l’ASL ed il tribunale dei minori, inoltre c’è l’attivazione del ”Percorso Rosa” con l’accesso protetto e veloce della donna al pronto soccorso, in quanto i tempi brevi sono fondamentali”.

In chiusura del convegno, l’intervento dell’onorevole Bruna Fiola, consigliere regionale presidente della VI Commissione della Regione Campania:”Mi occupo da tempo della tematica, uno dei primi interventi di legge regionale per la tutela delle donne fu con la legge 34/17, il 6 novembre è stato chiuso un bando da 3 milioni di euro per offrire aiuto alle donne vittime di violenza ai loro bambini.Le leggi ci sono, Bisogna attuarle! Inoltre, mancano le competenze genitoriali, si deve agire proprio sui genitori, non solo quelli con povertà educativa ma su tutti i genitori, affiancando poi le iniziative della scuola. Dal canto suo, la regione sta mettendo in campo tante iniziative”

Nei saluti finali, la dottoressa Gabriella d’Orso, Commissaria Straordinaria del Comune di Sant’Antimo, ha fatto un annuncio importante: “La settimana scorsa abbiamo deliberato per poter intitolare lo sportello del centro antiviolenza del comune di Sant’Antimo alla memoria di Giulia Tramontano”.

Per completare ed integrare l’opera di sensibilizzazione e supporto, sarà presente inoltre il Camper Rosa in maniera itinerante nei vari comuni dell’ambito N17.