Certo che per il segretario della Cgil con stipendio da 7.350 euro lordi al mese, pagato dagli operai iscritti al sindacato, che licenzia i suoi dipendenti con il jobs act tanto “combattuto” dallo stesso Landini, scendere in piazza a prendere per i fondelli ancora i lavoratori, ci vuole una bella faccia tosta, tant’è che gli altri sindacati di centro sinistra non hanno ufficialmente aderito. La prima domanda che il più sprovveduto cittadino italiano si pone è molto semplice: ma dove cacchio è stato Landini in tutti questi anni di governo di sinistra senza accorgersi del salario minimo, firmando accordi sindacali al di sotto del minimo che tanto sbandiera? E lo stesso PD che scende in piazza a raccogliere firme mentre ha calpestato e sta calpestando da decenni i lavoratori, un PD storicamente a braccetto con lobbies e poteri forti delle grandi industrie e delle banche? Oggi tutto d’un tratto che finalmente gli italiani li hanno bocciati sonoramente e continuano sonoramente a bocciarli (vedi sondaggi) senza idee, senza visione politica e senza dignità politica, si scoprono paladini dei diritti dei lavoratori!! Se alla Meloni hanno inviato slogan e offese sessiste squallide, anti democratiche, becere e da voltastomaco (eppure manifestavano per la Costituzione, sic!!) a loro l’unica cosa giusta che vale la pena indirizzare è una pernacchia di quelle più sonore possibili.