Frattamaggiore. Luigi Grimaldi “Intervenga il Prefetto e il Sindaco chiarisca, altrimenti si rende politicamente complice”

Riceviamo e pubblichiamo un COMUNICATO STAMPA del Consigliere Metropolitano Luigi Grimaldi

“Ancora una volta apprendo dagli organi di stampa, l’esistenza di procedure illegittime che sfiorano inevitabilmente i limiti della legalità che interessano direttamente o indirettamente consiglieri comunali e amministratori. Troppi i casi trattati che oltre a meritare un opportuno approfondimento da parte degli organi di controllo – organi tra cui il Prefetto di Napoli – informati dagli stessi consiglieri comunali dopo aver esaminato le risultanze emerse attraverso l’accesso agli atti, le interrogazioni e, nel caso specifico degli abusi edilizi, confermati dalla verbalizzazione del comando vigili, meritano principalmente un approfondimento sulla trasparenza e la regolarità degli iter gestionali da parte degli uffici interessati, ma ancor più una verifica del ruolo assunto da alcuni consiglieri comunali e di amministratori nelle vicende interessate più volte portate alla ribalta della cronaca politica. Non è più tollerabile che il Sindaco non abbia ritenuto assumere una posizione chiara, informando i cittadini  nel merito di tali vicende che imbarazzano e producono una sempre più crescente deficienza della credibilità dell’intero Consiglio comunale, al punto da ipotizzare una complicità politica. Da ex consigliere comunale frattese, attuale consigliere metropolitano, da cittadino, chiedo al Sindaco un pubblico dibattito sulla regolarità, sulla trasparenza, su come intende ridare al parlamentino frattese la considerazione che merita per definizione politica e democratica, ovvero luogo primario garante degli interessi della collettività e non luogo dove alcune presenze conflittuali per interessi privati, lasciate andare senza opportuni provvedimenti politici e amministrativi, mortificano qualsiasi garanzia a tutela degli interessi collettivi. Di certo non ci fermeremo su questa battaglia di legalità dove si tende a nascondere la trasparenza”