Frattamaggiore. I primi sei mesi del 2023 di un’Amministrazione che sta per implodere. Alcune procedure meritano la massima attenzione

Siamo a metà giugno ed è giunto il momento di fare un resoconto su alcuni atti, notizie, procedimenti, emersi in questi primi sei mesi del 2023 nella gestione della cosa pubblica da parte degli amministratori e della macchina amministrativa frattese.

Partiamo dalle nomine di “famiglia”. Dalla documentazione che abbiamo letto ad esempio, per la cooperativa Parco Edera, nella direzione dei lavori per la realizzazione di un fabbricato su un lotto del piano PEEP, troviamo la nomina di un tecnico cugino di primo grado del Sindaco, cooperative per le quali lo stesso Pasquale Del Prete chiese una commissione speciale che stranamente in 14 mesi si è riunita una sola volta senza produrre nulla e guarda caso ignorare la nomina del cugino del sindaco che, seppur legittima, stride con una esemplare e disinteressata azione amministrativa. Altro episodio denunciato più volte dalla stampa locale, sono i procedimenti a carico di tecnico che siede nel consiglio comunale. Ci sono stati dei controlli da parte delle autorità di polizia giudiziaria insieme alla polizia locale, nel merito di presunti abusi edilizi sul territorio frattese tra cui via Carbonari. Le segnalazioni riguardavano in particolare presunti abusi relativamente ad aumenti di altezze, di volumetrie dei manufatti. Sembra che l’autorità giudiziaria con la polizia municipale, abbia accertato la presenza di gravi difformità, in particolare sulle mansarde oggetto di controlli e, tra quelli effettuati, pare ci fossero realizzazioni che interessavano direttamente tecnici consiglieri comunali”. Ad oggi nulla di fatto sulla posizione del Sindaco e del parlamentino frattese sulla questione. In altro articolo abbiamo evidenziato la poca trasparenza sulla pubblicità degli atti, una prassi procedurale adottata dall’Amministrazione nel pubblicare gli atti all’Albo Pretorio on line, in netto contrasto all’Art. 8 del decreto legge 33/2013 e successive modifiche. Quali i motivi di questo reiterato modus di ritardare? Arriviamo poi alla questione, al pasticcio della sosta a pagamento per la quale la giunta comunale approva una modifica sostanziale del contratto. Il Comune si ritrova con una citazione da parte della società con la quale la stessa reclama un presunto danno per perdite pari a 1.168.520 euro e, prima della notifica dell’atto di citazione, il 29 marzo del 2022, la ditta chiede la revisione del Piano Economico Finanziario presentato in sede di gara. Sulla questione intervenne il consigliere Pasquale Aveta che chiese Come mai la Giunta comunale si è catapultata ad accettare una così consistente modifica contrattuale soltanto attraverso un parere dell’Avvocatura che si esprimeva esclusivamente sui possibili rischi di soccombenza  in giudizio, senza una sentenza o un parere di merito o pensare alla ipotesi di rescissione contrattuale prevista per i casi periodo Covid? L’agevolazione della non applicazione della riscossine della TARI non si rivela quale possibile danno erariale per l’Ente?”  Nel frattempo alcuni Consiglieri comunali hanno chiesto lumi su una serie di spese per le quali i responsabili vengono contestati per il ritardo nella produzione di copie nell’accesso agli atti, come per una spesa di 60.000 euro per le luminarie oggetto di denuncia alle autorità di pubblica sicurezza. Clamorosa la vicenda dei lavori al campanile della chiesa di San Sossio effettuati pare senza alcuna autorizzazione e confinante con la casa comunale, anomalia emersa a causa della bocciatura del finanziamento regionale chiesto dalla chiesa per la quale addirittura a giugno del 2021 era stato emendato il bilancio in consiglio comunale per  un contributo da 35.000 euro per il recupero del campanile, un chiaro esempio palese di procedure gestionali degli uffici molto discutibili. Esempio ancora di illegittima ingerenza della politica, dei consiglieri comunali sugli atti gestionali, è stata la lettura di un post sui social firmato dal consigliere comunale Franco Del Prete dove, nel chiedere un intervento urgente per eliminare una seconda installazione di un’antenna di telefonia, si lamenta del fatto che “l’ufficio tecnico abbia messo in piedi questa installazione senza che i consiglieri ne sapessero nulla”. Arriviamo nelle ultime settimane di questi primi mesi del 2023 con due fatti abbastanza clamorosi, la chiamata della Polizia di Stato da parte di un consigliere comunale nel pieno di una procedura di un bando di gara con l’arrivo degli agenti e poi, incredibilmente, sembra con una dichiarazione sia da parte del consigliere che del funzionario del terzo settore, che tutto era in ordine: quali i motivi di questo allarme e del successivo “tutto ok”? Poi il giallo di una presunta lettera dei dipendenti interessati diretta al  responsabile del settore la cui esistenza non è stata confermata. L’altro fatto che evidenzia il conflitto d’interessi e procedure anomale, è la probabile presentazione in Giunta Comunale di un P.U.A. ovvero progetti di opere pubbliche ad iniziativa privata che l’organo esecutivo dovrebbe giudicare se meritevole di approvazione. Il PUA in questione si dovrebbe realizzare in via Carditello, e riguarderebbe un centro sportivo privato senza che si sappia come sia tutelato l’interesse pubblico visto l’enorme conflitto di interesse con i presunti proponenti: un genitore di un assessore e il fratello di un consigliere comunale tecnico lo stesso oggetto di procedimenti per presunti abusi edilizi!! E anche su questo l’amministrazione e il sindaco Del Prete non si esprimono. Infine registriamo tre diffide firmate dal Consigliere comunale Pasquale Aveta con ipotesi di reato penale a carico del Sindaco, del Segretario e del Responsabile del terzo settore nel merito della mancata consegna di atti richiesti che riguardano concessioni edilizie aree dismesse, abbattimenti e ricostruzioni, gestione del centro sportivo polivalente di via Rossini, e la rendicontazione di oltre 200.000 euro di spese per iniziative culturali. Per non parlare poi della vicenda primarie PD dove addirittura le fasi della votazione, sono state “garantite” da una commissione formata dal padre del Sindaco Enzo Del Prete, dal figlio sindaco Marco Del Prete, da due cugini di consiglieri comunali PD, e dallo staffista poi diventato segretario politico, ignorando consiglieri comunali di area o illustri iscritti al partito meritevoli di assumere un ruolo politico del genere. Per la cronaca primarie vinte da Bonaccini. A corollario di tutto ciò,  non è secondario il continuo cambio di casacca di consiglieri che passano da un gruppo all’altro a secondo delle richieste che man mano vengono fatte, comportamenti che generano un avvilente degrado  della politica frattese che alla luce dei fatti elencati, merita la massima attenzione da parte degli organi di controllo, a cominciare dal Prefetto di Napoli per finire alla Corte dei Conti.