Frattamaggiore: Il calore del Brasile per celebrare la giornata delle famiglie plurilingue

di Caterina Flagiello

Si è concluso ieri l’ultimo evento ContamiNapoli, settimana antirazzista 2023: presso la sede di Cantiere Giovani in Vico VI Durante 5 a Frattamaggiore, con la giornata delle famiglie multilingue.

L’incontro, moderato dal giornalista Angelo Savino, ha visto come protagonisti Sirio Fusco, di Cantiere Giovani, Luiza Maria De Castro Prado, corresponsabile della segreteria del consolato onorario del Brasile a Napoli, Simone Maria Conceiçào, scrittrice e Ciro Formisano, musicista.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare in merito alla tutela linguistica dei membri di famiglie plurilingue di prima, seconda e terza generazione.

Le parole iniziali sono state affidate a Sirio Fusco, che ha voluto dare importanza al ruolo della “contaminazione” da parte di varie culture diverse nella nostra società, con un ruolo primario affidato proprio alla tutela del bilinguismo.

Luiza Maria De Castro Prado ha rivolto un saluto ai presenti, ringraziando per l’invito ricevuto e per tutto l’impegno dimostrato dall’iniziativa Brasilidade per la diffusione della cultura brasiliana.

Il moderatore Angelo Savino, ha presentato il libro “Di che colore mi vuoi” della scrittrice Simone Maria Conceiçào con la seguente premessa: “Ci sono dei libri che quando si iniziano a leggere, magari in autobus, ti assorbono fino al punto di dimenticarti di scendere alla fermata e finisci per arrivare al capolinea… Ecco, questo è uno di quei libri!”

La scrittrice, ci racconta brevemente la sua storia: arrivata in Italia da bambina, durante l’adolescenza ha deciso di recuperare e vivere appieno la sua brasilianità, a partire dall’imparare il portoghese, fondamentale per tutelare la propria identità.

Questo libro ci parla del suo percorso ed ogni capitolo inizia con una citazione oppure con una poesia, l’autrice si è profondamente innamorata della città di Napoli, grazie ai suoi colori, i suoi sapori e alla gente accogliente che le ricordava la sua terra natia.

Questo suo essere parte di due mondi, del paese d’origine e di quello di adozione, l’ha portata a ricercare un forte legame con le sue radici, sempre abbinato all’apertura verso l’altro, fino a capire come, in effetti, il mondo non abbia confini.

Le famiglie multietniche sono la testimonianza reale di tutto questo e che, tramite l’accoglienza della diversità, sia possibile avere un reciproco arricchimento.

Le associazioni, in questo senso, giocano un ruolo molto importante per poter fare rete e offrire sostegno reciproco. Tra le varie attività in corso, Simone ha parlato del progetto Krèole, che coinvolge alcune donne del Burkina Faso, nella creazione e confezionamento di borse in tessuto con stampe tradizionali, ricevendo formazione e aiuto per poter creare progetti di imprenditoria femminile e fare comunità insieme.

La seconda parte della conferenza ha avuto come protagoniste delle splendide donne, con gli occhi pieni di speranza e determinazione.

Ognuna di loro ha una storia diversa alle spalle, ma sono tutte accomunate dal desiderio di realizzarsi in un paese che è diventata la loro seconda casa e in cui hanno deciso di continuare il loro percorso di vita.

Si tratta di Mariney Rodriguez, in Italia da 17 anni e molto attiva nella comunità di expat brasiliani in Campania, Janaina Bonfa, giovane mamma specializzata nella pasticceria brasiliana e Renata Romeo, del gruppo “Mulheres Abençoadas”, che si occupa di gestione pratiche amministrative e ha una forte passione per la genealogia.

E poi le storie di “Donne, mamme e professioniste” tramite i racconti di Bartira Loureiro,che si sente fortunata a vivere a Napoli dove ha portato con sé i colori ma soprattutto i sapori della sua città d’origine, Salvador da Bahia; Karla da Silva, che invece ha dovuto abituarsi un po’ alla volta ad un paese diverso e alle sue sfide, oggi la sua è una delle tante storie vincenti di integrazione; Liliane Santos, che sottolinea come sia necessario stimolare il bilinguismo per poter comunicare con i membri lontani della famiglia, insegnando il portoghese con un approccio scientifico e pedagogico; Clàudia Santana, una “mamma guerriera” dalla forza straordinaria.

Proseguendo in un’ottica di arricchimento e scambio interculturale, il musicista Ciro Formisano ha proposto vari ritmi e musiche brasiliane, oltre ad eseguire una canzone coinvolgente, che parla di radici e immigrazione, dal titolo “Chi ha criàto chesta terra”, una canzone che sottolinea come la Terra sia stata creata per il bene di tutti, senza distinzioni e barriere.

Uyara Liege, coordinatrice dell’iniziativa Brasilidade, che festeggia i 6 anni di attività, ci ricorda come “Non si cammina mai da soli”, rivolgendo un particolare ringraziamento a Cantiere Giovani per il sostegno alle loro attività.

L’evento di oggi è stato realizzato con la collaborazione con Brasilidade, il CCBN (Centro de Cultura Brasil Napoli) e Rede Polh Italia, in partenariato con il Centro Astalli Sud e il CSL (Coordinamento Sviluppo Locale).