FRATTAMAGGIORE. Il Consigliere comunale Aveta chiede “nuovi assessori che sappiano il loro mestiere”

UNA NUOVA GOVERNANCE AMMINISTRATIVA AL PASSO CON I TEMPI
Sono trascorsi due anni da quando i cittadini frattesi hanno confermato alla guida del Governo locale il dott. Marco DEL PRETE e votata la sua coalizione costituita da liste civiche incentrate sul pricipale partito locale, il Partito Democratico. Da Consigliere comunale di minoranza ritengo che la scelta di svolgere il ruolo di opposizione costruttiva sostenedo tutti gli atti amministrativi fondamentali, nel tempo, ha dato i suoi frutti poichè ha contribuito a sanare le contraddizioni che tuttora esistono tra il Sindaco, la parte tecnocratica dell’Amministrazione e le correnti politiche di maggioranza, improntate esclusivamente sul personalismo e sull’opportunismo piuttosto che sulla coesione in una visione comune della realtà e del bene della Città. Per ricoprire le alte cariche dell’Ente (Assessori , Componenti e Presidenze), le Forze politiche non sempre hanno fornito al Sindaco personalità adeguate al ruolo e questo ha creato una scarsa presenza dei Gruppi consiliari nella fase di programmazione e di indirizzo politico delle opere pubbliche supplita dai tecnici comunali e da contributi della società civile e delle professioni. Il Programma esecutivo delle opere risente più della visione tecnocratica che democratica e questo, speriamo, non incida sulle sorti della Città. Al fine, quindi, di garantire la corretta realizzazione del programma delle opere finanziate dal PNRR e dai fondi della Città Metropolitana, serve una nuova Giunta Comunale di alto profilo, composta da Assessori che sappiano il loro mestiere e che siano in grado di indirizzare e controllare la macchina comunale. Questo compito spetta ai Consiglieri di maggioranza che, spogliati dagli interessi personali, debbono, in questa delicata fase, assemeresi le proprie responsabilità. Per il futuro, nell’interesse esclusivo della nostra Comunità, non ci saranno sconti: continueremo a sostenere il meglio condannando gli atti dannosi per la collettività, nella convinzione che ognuno sarà giudicato dai cittadini sulla base delle cose fatte, non fatte o malfatte. Che il Signore protegga sempre la nostra Città.