ULTIMISSIMA. Frattamaggiore. Vertici regionali e provinciali del Pd decidono il commissariamento del partito, di fatto esautorando il segretario ed il direttivo del circolo.

Si conosce comunque anche il nome del commissario, Salvatore Barbato, che fa parte del direttivo provinciale del Pd. Una vera e propria doccia fredda quando ormai tutti si aspettavano una “non decisione” come è accaduto a Pompei. Al contrario il Pd ha affidato ad un commissario il compito di gestire la fase di preparazione delle liste. Cosa significa? Cosa succederà? Significa che a Francesco Russo viene tolta l’autorevolezza che gli derivava dal ruolo di segretario di circolo, di fatto delegittimandolo in questa delicata fase di organizzazione delle liste. Cosa succederà? E’ difficile immaginare quali conseguenze potrà avere questa decisione. A chi darà il simbolo il commissario? Come si stanno disponendo gli eventi, è difficile che il simbolo venga assegnato a Russo, dal momento che gli è stato tolto il ruolo di segretario e quindi la scelta appare come una penalizzazione per il due volte sindaco, prima di Del Prete. Che poteri avrà il commissario? Come si orienterà? L’impressione è che i vertici del partito abbiano voluto togliersi la patata bollente dalle mani, scaricandola i quelle del commissario. Al quale sarebbe stato detto di muoversi nel rispetto di regolamento e statuto. In altre parole potrebbe spianare la strada a Del Prete. E se l’intenzione dei vertici del partito era quella di trovare una soluzione per ricomporre la frattura, la scelta del commissariamento allontanerà ancora di più le parti. E che questo sia il panorama che si paventa lo si capisce anche dalla scelta di Michele Granata di rinunciare alla candidatura, anche perché sembra aver perso per strada i suoi grandi elettori, allontanatisi proprio per schierarsi con uno dei due belligeranti del Pd. Granata a quanto si sussurra metterebbe la o le liste che aveva preparato a supporto di Del Prete. Cosa avrà in cambio? Certamente un posto importante in giunta. La polarizzazione di questi due grossi schieramenti, che hanno messo insieme buona parte dei consiglieri uscenti, quindi grandi elettori, rischia di mettere fuori gioco da un eventuale ballottaggio gli altri due aspiranti sindaco. Comunque vada questa si annuncia come una campagna elettorale infuocata, anzi al fulmicotone.