Frattamaggiore, ARRESTATI DALLA POLIZIA MENTRE TENTANO FURTO ABITI GRIFFATI IN NEGOZIO DI VIA MAZZINI

Con le mani nel sacco. Furto da venticinquemila euro sventato dagli agenti di polizia, che hanno arrestato due ladri che avevano appena razziato decine di abiti e capi di abbigliamento griffati in una boutique di Frattamaggiore. Le manette sono scattate per Giuseppe Gargiulo, 34 anni, del quartiere napoletano di Poggioreale, già noto alle forze dell’ordine, e il suo complice, Salvatore Torre, 23 anni, di San Pietro a Patierno, incensurato, arrestati mentre all’interno della boutique Gate 34, in via Mazzini a Frattamaggiore, si davano da fare a riempire grosse buste di plastica con tutta la refurtiva razziata dagli scaffali e dagli espositori.
INTERVENTO L’azione degli agenti della sezione volanti del commissariato di Frattamaggiore, diretto dal vice questore Rachele Caputo, è stata così rapida, che i due ladri si sono resi conto della presenza dei poliziotti solo quando era troppo tardi. Arrestati per concorso in furto aggravato e ricettazione, su disposizione del pubblico ministero Paola Izzo, della procura di Napoli nord, i due arrestati sono stati rinchiusi nelle camere di sicurezza e poche ore dopo sono comparsi davanti dal giudice per essere processati per direttissima. Il magistrato ha convalidato l’arresto e disposto per Giuseppe Gargiulo i domiciliari mentre il complice, proprio perché ancora incensurato, è stato rimesso in libertà, in attesa di processo con il rito ordinario. La refurtiva è stata riconsegnata al titolare del negozio, mentre il furgone in uso ai ladri, risultato rubato a Ponticelli, è stato posto sotto sequestro. Ed è stato proprio questo furgone a far fallire il furto. L’altra notte gli agenti del commissariato hanno notato il veicolo in sosta in Via Mazzini.
TRADITI Il controllo sulla targa ha rivelato che era un mezzo rubato il giorno prima a Ponticelli. E a meno di cinquanta metri dal furgone gli agenti hanno notato la serranda della boutique alzata. I due malviventi, come forsennati stavano imbustando la refurtiva.

Marco Di Caterino fonte IL MATTINO