Frattamaggiore, PAURA A BORDO DELLA LINEA T32: SI SGANCIA UNA PORTA MENTRE IL BUS ERA IN MARCIA

Qualcuno direbbe che, tutto sommato, è proprio “il segno dei tempi”. Attimi di grande paura ieri sera a bordo del bus della Ctp che copre la tratta Napoli-Frattamaggiore. Durante la corsa, dunque con diversi passeggeri ancora a bordo, la porta posteriore della vettura si è letteralmente sganciata dalla propria sede, finendo all’interno dell’abitacolo. L’episodio, che non ha per fortuna fatto registrare feriti, la dice lunga sul difficile periodo che la partecipata della Città Metropolitana sta attraversando. Alla crisi finanziaria si aggiunge infatti anche la carenza di interventi manutentivi, soprattutto dopo la messa in liquidazione della Namet, la società che si occupava di tenere in ordine le vetture in partenza dal deposito di Arzano.
L’incidente si è verificato ieri alla 20,15 sulla linea T32, quella che conduce da Napoli a Frattamaggiore, all’altezza del comune di Orta. Forse in seguito all’ennesimo avvallamento del manto stradale la porta posteriore del mezzo si è letteralmente sganciata dai propri alloggi finendo per scaraventarsi sui sediolini dei passeggeri. A bordo del bus c’erano ancora alcuni viaggiatori, ma nessuno di loro ha per fortuna riportato conseguenze fisiche. Preso atto dell’accaduto, l’autista non ha potuto far altro che interrompere la corsa e fare rientro in deposito. Durissimo il commento sull’episodio da parte di Giuseppe Ferruzzi, sindacalista dell’Usb: «Solo per un puro caso ieri sera non è accaduto il peggio. Ad oggi continua a mancare la manutenzione al deposito di Arzano e non si capisce quando verrà ripresa e affidata a personale e ditte competenti e responsabili, visto che la nostra ex Namet è in liquidazione. Coì non possiamo andare avanti, si rischia ogni giorno la tragedia, oltre a non effettuare un servizio di mobilità degno di questo nome. I lavoratori sono stanchi ma noi chiediamo soltanto di poter espletare il nostro compito in sicurezza e serenità». «L’Usb denuncia a voce alta, come fatto già in passato, l’assenza di interventi politici doverosi e concreti indirizzati al rilancio del trasporto pubblico».