Frattaminore, SUSPENCE PER IL BILANCIO: CONVOCATO DOPO I 20 GIORNI DI DIFFIDA

fonte Teresa Cerisoli Cronache di Napoli  II presidente del Consiglio Elisabetta Luongo ha convocato il civico consesso per il prossimo 5 giugno, in sessione ordinaria, alle 19, ed in eventuale seconda convocazione per il giorno successivo alle 20. La decisione è scaturita dalla conferenza dei capigruppo di mercoledì scorso.

Oltre all’approvazione dei verbali della precedente seduta, ci sono tre sentenze esecutive, per riconoscimenti fuori bilancio, e soprattutto gli atti di Rendiconto e allegati per l’esercizio finanziano 2017. La discussione si chiuderà con l’approvazione del regolamento della ‘dog area’. La data del 5 giugno è successiva di un giorno al termine perentorio di venti giorni che la Prefettura aveva intimato al Comune per l’approvazione del Rendiconto 2017. La diffida della Prefettura era stata trasmessa al Comune lo scorso 8 maggio. Essa prevedeva che sarebbero scattati i venti giorni per l’approvazione dalla data di comunicazione della diffida all’ultimo dei consiglieri comunali, avvenuta il 14 maggio. La data del Consiglio supera di un giorno il termine perentorio imposto quindi dalla Prefettura. A segnalarlo è stato il consigliere di opposizione Vincenzo Fausto, capogruppo di Soci@lidea, che ha inoltre evidenziato che solo il 14 maggio era stato notificato al Comune il parere dei Revisori dei Conti al bilancio consuntivo 2017. “Un ritardo – sottolinea Fausto – di cui abbiamo chiesto le motivazioni, che non ci sono state date. L’assessore incaricato. trattandosi del rendiconto 2017, avrebbe dovuto lavorarci dal primo gennaio 2018. Ineccepibile, invece, il lavoro del presidente del consiglio comunale Luongo che ha rispettato i tempi di visione degli atti riguardanti il consuntivo dovuti ai consiglieri comunali”. Solo il giorno successivo alla consegna della relazione dei Revisori dei Conti, il 15 maggio, il parere è stato messo a disposizione di tutti i consiglieri comunali. Dal 15 maggio sono scattati, quindi, i venti giorni previsti dall’articolo 43 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e dell’artico 42 del regolamento di contabilità dell’Ente. “Politicamente – ha aggiunto Vincenzo Faustoè gravissimo che un ‘amministrazione non sia in grado di portare in discussione ¡I rendiconto dell’anno precedente, che non è soggetto a modifiche o cambiamenti, e che venga diffidata. Al momento dell ‘arrivo della diffida, cioè l Otto maggio, il Comune non aveva pronti tutti gli atti, mancava il parere dei revisori. A ciò si aggiunge che addirittura il rendiconto viene portato in approvazione fuori del termini della diffida, rischiando lo scioglimento del consiglio comunale. C’è superficialità ed inefficienza”.