Frattamaggiore, TRACOLLO PD, RISPONDE TOMMASO CAPASSO CONSIGLIERE COMUNALE E COMPONENTE DIREZIONE PROVINCIALE

In una città amministrata da un sindaco del PD con una larga maggioranza dei quali 9 Consiglieri del PD che fanno apparire il partito in “buona salute”, tra l’altro con una opposizione molto fiacca, spesso rinunciataria ad incidere con azioni di contrasto più forti, il partito alla Camera ha raccolto solo 2300 voti di lista, tutto ciò a dimostrazione che nel PD non poche cose non vanno per il verso giusto.

Per cercare di capire cosa possa aver determinato risultati molto deludenti, abbiamo posto alcune domande al Consigliere comunale Tommaso Capasso, componente della direzione provinciale del PD.

Consigliere Capasso, come  spiega un risultato decisamente molto al di sotto delle aspettative?

“Indubbiamente ci si aspettava molto di più, ma, nonostante l’impegno profuso dai candidati Russo e Marrazzo e dagli esponenti locali del PD sia stato costante e senza risparmio, l’elettorato di riferimento purtroppo non ha risposto, come del resto è successo in tutta Italia”

D’accordo, ma Frattamaggiore con Del Prete sindaco, era considerata una roccaforte, per cui ci saranno altri motivi oltre alla pancia degli elettori?

Sicuramente in questi tre anni di amministrazione qualcosa non ha funzionato, inutile nasconderlo. Alla luce del risultato odierno occorre con la massima urgenza adottare dei cambiamenti ormai improrogabili prima che questo risultato possa ripetersi a livello di competizione comunale. Rimanere fermi in un pantano, si rischia di azzerare definitivamente i consensi”

Chi è che dovrebbe tirarvi fuori dal pantano?

“Prima di tutto noi stessi che rappresentiamo il partito, ma è palese che dipende tutto dalle future strategie, dalla volontà di fare un reset nell’attività amministrativa, ovviamente dipende esclusivamente dalla volontà del sindaco in qualità di massima espressione del partito a Frattamaggiore

Lei pensa che ci riuscirete a riprendervi da questa “batosta”?

“Occorre prima di tutto che i colleghi del PD diventino consiglieri interessanti e non esclusivamente interessati al manuale Cencelli, rendersi credibili in quanto l’elettorato con il voto di ieri, ha dimostrato di non aver più fiducia nei nostri confronti. Occorre poi adottare provvedimenti netti di chiarimento anche al costo di giungere a drastiche decisioni quali potrebbero essere le dimissioni dai vari ruoli sia interni al partito che nell’Amministrazione. Spero che si possa giungere nel più breve tempo possibile ad una forte azione di cambiamento tale da garantire un recupero dell’elettorato e un rilancio del partito“.

Grazie a Tommaso Capasso. Le prossime ore ci diranno se il Consigliere Capasso ha visto giusto.