Frattamaggiore, VIA XXXI MAGGIO: CESTINI PARLANTI, PANCHINE, SICUREZZA, UN PROGETTO DAI PRIVATI

Frattamaggiore Via XXXI maggio cambia faccia per diventare un’ arteria vissuta dal popolo dello shopping

di Giuseppe Maiello  fonte Il Mattino
Frattamaggiore. «Cittadinanza partecipata», un progetto privato pubblico, per riqualificare via XXXI Maggio: istallazioni, telecamere e maquillage per un appeal che punta a catalizzare l’attenzione dei consumatori ma anche ad offrire loro maggiore sicurezza.
«Valorizzazione commerciale» dunque ma anche del territorio con l’obiettivo di sviluppare «il senso di appartenenza: vivere in luoghi degradati e carenti di pulizia ed infrastrutture mina la cittadinanza». L’iniziativa registra la sforzo economico degli operatori, (e di eventuali sponsor esterni), ma anche il contributo volontario dei cittadini che andranno a supportare quanto previsto dal Comune.
Il progetto è stato offerto ai titolari degli esercizi di via XXXI Maggio dallo studio di architettura Opificio O1 di Angela De Rosa e Rosanna Salvato. La strada, a pochi passi dalla piazza centrale, porta fino alla periferia con Cardito. Rispetto a corso Durante, arteria per antonomasia dello shopping, ed a via Roma, via XXXI Maggio ha sempre avuto un ruolo di Cenerentola. L’intervento programmato, pubblico privato, punta a ridare dignità commerciale alla strada, per stimolare il transito dei consumatori.
Cosa prevede il progetto? Le due architette, che hanno presentato ed illustrato con slide il volto futuro di via XXXI maggio dopo l’intervento di maquillage, prevede interventi che vanno dall’installazione di sistemi di videosorveglianza per il miglioramento della sicurezza alla creazione di comode sedute connesse a funzionali tavoli d’appoggio.
Le panchine sono state pensate per favorire la socializzazione di cittadini e visitatori che potranno fruire anche di un moderno sistema di illuminazione volto a creare suggestive atmosfere soprattutto nelle ore serali e notturne. Una vera novità è rappresentata da colorati cestini cosiddetti intelligenti per la raccolta di scarti vari, posizionati lungo l’arteria. Contenitori, dotati di appositi sensori, che attraverso un suono avvertono di essere ormai colmi.
Attraverso il contributo di artisti locali saranno allestite mostre temporanee all’aperto: colori, per superare il grigiore cittadino. Ed anche le strisce pedonali avranno degli inserti cromatici, come una firma della strada.
Il costo delle opere dovrebbe ammontare a 30mila euro, risorse che rispettano abbondantemente il rapporto qualità/prezzo. «Un chiaro esempio di come la sinergia pubblico-privato costruita su idee originali possa essere la formula vincente per migliorare immagine e qualità delle nostre città, piccole, medie e grandi che siano» dicono le due architette che puntano a Frattamaggiore come laboratorio «nella speranza che altri comuni ne seguano l’esempio. Una sfida che passa anche attraverso la riscoperta di spazi pubblici dei quali l’area è carente, mentre i pochi ancora a disposizione della cittadinanza soffrono per abbandono e incuria».