Napoli ospita l’8ª edizione del Premio Turismi Accessibili 2025: un traguardo nel segno dell’inclusione

di Maria Rosaria Ricci

Per la prima volta, la città di Napoli accoglie la cerimonia dell’8ª edizione del Premio Turismi Accessibili 2025, l’evento nazionale che valorizza chi trasforma il viaggio in un’esperienza accessibile a tutti. L’appuntamento è per sabato 18 ottobre 2025 alle ore 10.00, nel suggestivo Complesso Museale dell’Augustissima Arciconfraternita della Santissima Trinità dei Pellegrini – Salone del Mandato, Museo dei Pellegrini, in Via Portamedina 41. Il Museo dei Pellegrini, situato nel cuore del centro storico di Napoli, rappresenta un autentico esempio di accessibilità universale. Completamente fruibile da persone con disabilità motorie, sensoriali e cognitive, il luogo scelto per la cerimonia incarna perfettamente la filosofia del premio: promuovere un turismo che abbatte le barriere e valorizza la diversità come ricchezza. Ideato e promosso dall’associazione Diritti Diretti – I Pensieri di Marta, presieduta da Marta Russo, il Premio Turismi Accessibili celebra da otto anni le migliori pratiche italiane in grado di coniugare accoglienza, innovazione e inclusione. Per Marta Russo, napoletana e fondatrice dell’associazione, l’edizione 2025 ha un valore speciale: “Riportare il Premio nella mia città è un’emozione unica. Napoli, con la sua storia e la sua umanità, rappresenta perfettamente lo spirito di un turismo che sa accogliere e valorizzare ogni persona.” Il turismo accessibile non riguarda soltanto l’abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche la capacità di creare esperienze di viaggio inclusive per tutti, indipendentemente dalle diverse abilità. Un turismo davvero per tutti significa pensare percorsi, servizi e strutture in grado di accogliere ogni visitatore con rispetto e autonomia, trasformando il viaggio in un diritto universale. Ogni candidatura al Premio rappresenta un’eccellenza italiana: storie di impegno, creatività e visione. Realtà che dimostrano come l’inclusione non sia un traguardo, ma un percorso condiviso da istituzioni, enti, associazioni e cittadini. La cerimonia napoletana sarà dunque non solo un momento di celebrazione, ma anche un’occasione di confronto su un tema fondamentale per il futuro del turismo, dove accoglienza, sostenibilità e diritti si incontrano per costruire un mondo senza barriere.