Santa Messa in onore di San Matteo, patrono della Guardia di Finanza

di Angelo Covino

Il Duomo di Napoli ieri mattina era gremito di autorità civili e militari per la solenne messa dedicata a San Matteo, patrono del Corpo della guardia di finanza. A presiedere la celebrazione l’Arcivescovo di Napoli, Cardinale Mimmo Battaglia, che nell’omelia ha affidato ai presenti, oltre trecento appartenenti alla gdf, tre parole guida da custodire e vivere ogni giorno: vocazione, spiritualità e abbraccio. «C’è sempre speranza, perché nessuna vita coincide con i propri errori» – ha esordito il Cardinale – ricordando come la vocazione non appartenga solo ai sacerdoti o ai consacrati, ma rappresenti la chiamata che ciascuno riceve quando sceglie come vivere la propria esistenza, nel lavoro, nella missione o nel servizio. La spiritualità, ha aggiunto, «non è un concetto astratto, ma il sistema che regge le tue scelte, la forza che ti impedisce di rassegnarti, la fedeltà a ciò che conta davvero. È il coraggio di scegliere l’umano contro ciò che è disumano». Infine, il Cardinale ha richiamato il valore dell’abbraccio, raccontando un episodio di vicinanza concreta a un uomo in difficoltà: «Oggi – (ieri per chi legge) abbiamo tutti bisogno di un abbraccio. L’abbraccio è l’inizio di qualcosa di nuovo, è il segno che nessuno è davvero solo». Al termine della celebrazione, il Cardinale Battaglia ha rivolto un saluto ed un apprezzamento al generale di brigata Paolo Borrelli, Comandante Provinciale di Napoli della guardia di finanza, ringraziandolo per l’ottimo lavoro svolto a Napoli e augurandogli un cammino ricco di frutti nel nuovo incarico. Borrelli, infatti, da quando è arrivato al comando provinciale di Napoli, ha subito dimostrato di possedere grandi doti di umanità, professionalità e di instancabile servitore dello Stato. La funzione si è conclusa con la benedizione impartita con l’ampolla del sangue di San Gennaro. A seguire, ha preso la parola il Generale di Corpo d’Armata Francesco Greco, Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale della Guardia di Finanza, che ha voluto ribadire il senso della vocazione al servizio: «Ogni giorno i nostri uomini e le nostre donne lavorano e si sacrificano per rappresentare lo spirito di servizio che ci unisce. È un impegno costante, che chiede dedizione ma che restituisce anche la gioia di sentirsi parte di qualcosa di più grande».Il Generale ha quindi rivolto un pensiero di gratitudine ai militari e alle loro famiglie, sottolineando il sacrificio e l’impegno che caratterizzano la missione delle Fiamme Gialle. La celebrazione ha così unito il segno della fede con quello del servizio, richiamando valori di dedizione, speranza e comunità, nel solco della testimonianza di San Matteo.