Frattamaggiore. Consorzio ASI: il Consiglio di Stato ordina la restituzione di 5304 mq al proprietario illegittimamente espropriato e alienato ad una società che costruisce capannoni industriali

Il Consiglio di Stato, con sentenza 5723 pubblicata oggi 2 luglio 2025, ha ordinato la restituzione al proprietario di un appezzamento di terreno di 5304 mq situato ai confini con Grumo Nevano che il Consorzio ASI aveva espropriato e alienato ad una società che costruisce capannoni industriali. La sentenza ha stabilito che “sia la società XXXXXXX sia il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale erano perfettamente consapevoli, all’atto della stipula del contratto di compravendita, che la procedura espropriativa era oggetto di contestazione giudiziale”. Quindi “Alla luce delle ragioni che precedono l’appello deve essere accolto con conseguente obbligo per la società XXXXXXX di restituire il fondo di mq 5304 sito in Grumo Nevano, località Santa Patrizia, prolungamento di Via Dante, catastalmente distinto…” Per la cronaca l’indennità di esproprio che il Consorzio ASI aveva stabilito era di circa 111.000 mila euro pari a 21 euro al mq, indennità che ovviamente non è mai stata accettata dal proprietario ricorrente il quale, appellandosi al TAR, è riuscito ad ottenere una prima sentenza favorevole e poi dal Consiglio di Stato. Una illegittima determinazione alla quale il proprietario era insorto impugnando il decreto di esproprio e tutti gli atti relativi alla intrapresa procedura espropriativa: il decreto di esproprio n.15, dell’8 giugno 2020, con il quale il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Napoli aveva disposto l’espropriazione d’urgenza del suolo distinto al NCT del Comune di Grumo Nevano……….di mq 5304 di proprietà del ricorrente; B) decreto Dirigenziale n. 44, del 2 dicembre 2019, mai comunicato, con il quale era stato approvato il progetto per la realizzazione di un opificio industriale denominato XXXXXXX; C) decreto Dirigenziale n.77, del 6 novembre .2019, mai comunicato, con il quale era stata determinata l’indennità di esproprio ai sensi dell’art.22 del D.P.R.n.327 del 2001; D) tutti gli ulteriori atti istruttori mai conosciuti, tra i quali precipuamente, laddove adottate: 1) Deliberazione del Consiglio Generale ASI recante variante planimetrica dell’agglomerato ASI di Casoria- Arzano-Frattamaggiore, laddove interessante il fondo di proprietà del ricorrente; 2) Deliberazione del Consiglio Comunale del Comune di Grumo Nevano di approvazione di variante al PRG vigente, recante variazione di destinazione d’uso del fondo di proprietà del ricorrente; l’adito TAR, con la Sentenza n. 3669/2023, passata in giudicato, aveva accolto integralmente il ricorso, annullando tutti i provvedimenti impugnati. Adesso è il Consiglio di Stato a mettere la parola fine.