AUTODEMOLITORI, MOTORE VERDE DELL’ECONOMIA CIRCOLARE: CONCLUSO A NAPOLI IL CONVEGNO NAZIONALE DELLA FILIERA

a cura di Caterina Flagiello

Napoli, 17 maggio 2025 – Riciclo, recupero, rigenerazione: è questo il contributo silenzioso ma fondamentale degli autodemolitori alla transizione ecologica. Un ruolo troppo spesso ignorato, al centro del convegno nazionale promosso a Napoli, con la Cna, i costruttori e i rappresentanti delle istituzioni, dalla CAR – Confederazione degli Autodemolitori Riuniti, sul futuro della filiera ELV (veicoli a fine vita). Nonostante l’enorme valore ambientale del settore – che ogni anno smaltisce oltre un milione di tonnellate di veicoli – le imprese continuano a scontrarsi con ostacoli normativi e burocratici che ne frenano lo sviluppo: blocchi all’esportazione dei ricambi rigenerati, considerati impropriamente rifiuti speciali dalle Dogane italiane, a differenza di quanto avviene in altri Paesi; divieto di demolizione per i veicoli sottoposti a fermo amministrativo, con conseguenze ambientali e gestionali; obbligo di installare rilevatori radiometrici nelle aziende di demolizione, nonostante l’assenza di materiali radioattivi nei veicoli. Insomma una normativa spesso frammentata e instabile, che scoraggia investimenti e innovazione. “Servono norme stabili, chiare e giuste, che riconoscano il valore ambientale ed economico del nostro lavoro”, ha affermato Alfonso Gifuni, presidente della CAR. A sostegno del settore anche il senatore Sergio Rastrelli, segretario della Commissione Giustizia: “Serve chiarezza normativa per valorizzare un comparto centrale per l’economia circolare e la ripresa economica”.