Fonte ilroma.net
Una vasta inchiesta condotta dalla polizia metropolitana di Napoli, sotto il coordinamento della procura di Napoli Nord, ha portato alla luce un articolato sistema di falsificazione volto a ottenere illegalmente la cittadinanza italiana per cittadini stranieri, principalmente brasiliani. L’indagine, ancora in corso, ha già portato all’emissione di otto misure cautelari, tra cui arresti e misure agli arresti domiciliari, per accuse di associazione a delinquere, falso in atto pubblico e corruzione.
Finisce in carcere il titolare di una società di intermediazione coinvolta nella gestione delle pratiche di residenza e cittadinanza, considerato il principale referente del gruppo. Accanto a lui, sono finiti ai domiciliari 4 dipendenti pubblici del Comune di Orta di Atella e di Frattaminore, tra cui funzionari degli uffici anagrafe e stato civile, oltre a agenti della polizia municipale locale. Sono inoltre indagate altre tre persone, che avrebbero fornito immobili e materiali falsificati, come timbri e sigilli dello Stato, necessari per la falsificazione di documenti ufficiali, tra cui passaporti e attestazioni di residenza o di ascendenze italiane.
L’inchiesta rappresenta un approfondimento di un’indagine precedente, condotta nel Comune di Villaricca, che già a maggio 2024 aveva portato all’arresto di diversi soggetti, tra cui funzionari comunali, vigili urbani e cittadini brasiliani. Tra questi ultimi, alcuni calciatori ormai naturalizzati italiani e personaggi noti del mondo dello spettacolo.
Le indagini hanno svelato come i mediatori, tramite società di intermediazione, riuscissero a ottenere attestati di residenza falsi, indispensabili per il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis. Utilizzando indirizzi di immobili di loro proprietà o di complici, i truffatori dichiaravano falsamente la residenza di cittadini brasiliani nei comuni di Orta di Atella e Frattaminore. In cambio di ingenti somme di denaro, che oscillavano tra gli 8.000 e i 45.000 euro per pratica, il sistema permetteva di ottenere in tempi molto rapidi i certificati di residenza e la successiva documentazione per l’ottenimento della cittadinanza.
Secondo gli investigatori, il giro d’affari generato da questa attività illecita aveva raggiunto milioni di euro. Le autorità hanno inoltre recuperato una contabilità di cassa che documenta i pagamenti effettuati ai funzionari pubblici coinvolti, evidenziando un sistema di corruzione sistematico e collaudato.