Frattamaggiore. Duro colpo della Polizia di Stato al clan della 167 ad Arzano. ROMANO (SIULP): “Lo Stato c’è ma decisivi il coraggio di chi denuncia e la professionalità della nostra Polizia”.

La Direzione Distrettuale Antimafia, grazie alla sapiente opera degli agenti della Squadra Investigativa ed Operativa del commissariato di Frattamaggiore, ha emesso 5 ordini di misura cautelare nei confronti di esponenti del clan 167 di Arzano. Estorsioni a danno di attività commerciali e ricettazione. Un’indagine che si è resa possibile grazie al coraggio di un imprenditore locale che ha avuto la forza di denunciare: “Esprimiamo plauso ai colleghi del Commissariato partenopeo per l’importante operazione portata a termine nell’hinterland napoletano, ma anche soddisfazione soprattutto perché queste tipologie di operazioni dimostrano, contrariamente a quanto sostengono troppi e strumentali detrattori, che lo Stato c’è ed interviene, nel rispetto delle regole, nel riconfermare la sua egemonia contro l’anti Stato”. Così in una nota Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il sindacato maggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico
riguardo gli arresti contro il Clan della 167: “Un indubbio successo della Polizia di Stato, quello di Frattamaggiore. Sono due le condizioni necessarie per fare in modo che indagini del genere arrivino al successo che tutti auspichiamo: innanzitutto la forza dell’imprenditore che ha avuto il coraggio di denunciare. Un esempio da seguire per poter arrivare a sconfiggere una volta per tutte questo cancro dell’antistato contrario a tutte le attività lecite e produttive indispensabili per il miglioramento della condizione sociale di un territorio. Ed in secondo luogo la presenza di organici di Polizia professionali, preparati e soprattutto esaustivi per poter reggere la mole di sfide quotidiane che la sicurezza stessa impone. Ed è per questo che invitiamo il Governo a proseguire nell’azione di assunzione nella Polizia di Stato che non dimentichiamo entro il 2030 perderà per quiescenza 40000 dei 93000 uomini ad oggi in servizio”.