
Da ex dirigente di AN, con 40anni di militanza e attivismo nel centrodestra, con rammarico non posso non prendere atto delle dichiarazioni del vice ministro Cirielli rilasciate alla stampa nella giornata di ieri, dichiarazioni che ritengo fuori luogo e certamente non aiutano l’intera coalizione del centrodestra a trovare una sintesi condivisa nella scelta del candidato a governatore della Regione Campania, dove, contrariamente a ciò che afferma Cirielli, Fratelli d’Italia non detiene assolutamente il doppio dei consensi di Forza Italia e non può trattare la Lega in maniera così superficiale. E’ pur vero che la fuga in avanti che ritengo poco opportuna in questa fase da parte di Zinzi che aveva promesso 500 comitati in pochi giorni, si è interrotta alla prima fermata, quindi nei fatti regalando a Cirielli una sorta di alibi quando lo stesso afferma di non vedere giganti all’orizzonte, ma Cirielli non può fare un sol fascio tutta l’erba, reclamizzando e, per certi versi, imporre una propria autocandidatura dicendo che in giro non ci sono nomi di peso. Ricordo a Cirielli che Martusciello con grande responsabilità, ha fatto un passo indietro nonostante fosse consapevole che Forza Italia a Napoli è il primo partito del centrodestra e comunque rimane un punto di riferimento nel coordinamento con cui confrontarsi, pertanto mi sembra fuori luogo dichiarare la mancanza di uomini di peso, bocciando contestualmente la società civile. Da Cirielli invece avrei voluto ascoltare si, una propria autocandidatura, ma accompagnata da precisi impegni fondamentali, il primo quello di dimettersi sin d’ora per affrontare la campagna elettorale e rimanere in ogni caso consigliere regionale campano qualora il centrodestra dovesse soccombere. Per quanto concerne il ruolo della Lega nelle trattative che investono anche altre Regioni come Veneto e Lombardia tanto da potersi determinare una leadership a nomina Lega in Campania, ricordo a Cirielli che in tale eventualità, non deve fermarsi all’alibi, all’assist di Zinzi, ma la Lega esprime profili istituzionali e politici di tutto rispetto, a cominciare dagli stessi consiglieri regionali e sottosegretari come la Castiello o esponente della società civile vicini alla Lega.