L’altro giorno abbiamo già espresso dubbi e perplessità su una classe dirigente di Fratelli d’Italia responsabile dell’assenza totale del partito su vasti territori campani come quelli di alcuni importanti comuni come l’area frattese. A rafforzare ancor più l’amarezza del popolo di centrodestra, è stato l’annuncio ufficiale del mancato terzo mandato per De Luca che, a differenza delle dichiarazioni trionfali dei negazionisti della realtà politica campana, oggi ai vertici del centrodestra, non ci vuole uno scienziato della politica per capire che l’assenza del terzo candidato come De Luca, ha reso ancor più difficile una eventuale rimonta da parte del centrodestra nei confronti di un centrosinistra che, unito e con De Luca, viaggia oltre il 65 percento. A rendere ancor più drammatica la situazione è la corsa autolesionista dei tre partiti più importanti FDI, FORZA ITALIA e LEGA su alcuni nomi alla carica di governatore, nomi esclusivamente organici ai comitati di gestione delle segreterie e che, a priori, escludono quella minima possibilità di tentare un miracolo, ovvero aprirsi alla società civile, andare ben oltre al centrodestra sperando che una parte moderata del centrosinistra, che non condivide i 5Stelle, possa essere determinante. In questa situazione è paradossale come la LEGA, che ricordiamo non è stata capace neppure di presentare la lista alle scorse elezioni amministrative napoletane, possa impegnarsi a creare comitati per proporre Zinzi a governatore, invece di concentrarsi sulla formazione di liste competitive e, fare si comitati, ma dai contenuti programmatici, di confronto, di aperture alla società civile, di confronto, è questo ciò che serve principalmente per essere credibili e tentare di allargare i consensi. A nostro avviso, Zinzi, che in poche ore ha visto la corsa sui social dei simpatizzanti e dirigenti ad enfatizzare la sua candidatura, dovrebbe prima di ogni cosa dichiarare apertamente e prendere un impegno solenne con i cittadini campani, quello di volere una sua candidatura, dimettendosi da parlamentare romano e rimanere, anche in caso di sconfitta, a sedere in consiglio regionale per tutelare gli interessi dei cittadini campani e costruire una LEGA sempre più forte e competitiva. Sarebbe un buon viatico per iniziare a credere in un miracolo campano.
Regionali, la Lega pensi nel riuscire a presentare la lista e non ai comitati per Zinzi. Al centrodestra non servono politiche autocelebrative per tutelare se stessi, ma consensi larghi, aperture alla società civile
