Frattamaggiore. Vi ricordate il “Giardino della Legalità”? La lettera “esplosiva” del Consigliere Aveta contro sindaco e amministrazione, le strumentalizzazioni e la postura delle tre scimmiette

Oggi parliamo del famoso “Giardino della Legalità” proposto dalla precedente amministrazione Russo in quel che era un sito dismesso ex Enel in via Roma e dove oggi si sta costruendo un numero di appartamenti residenziali dal forte impatto ambientale verso il quale sui social montano le polemiche per la mancata realizzazione dello spazio verde. Era l’autunno del 2019 quando ci fu perfino un flash mob da parte di cittadini per attrarre l’attenzione degli amministratori e tentare di far recedere dal costruire ulteriori appartamenti e realizzare uno spazio che già era precedentemente programmato e denominato “Giardino della Legalità”. Cosa fecero gli amministratori, i consiglieri comunali? La maggioranza di essi, come sempre, nascose la testa sotto la sabbia, mentre ci fu chi usò la questione soltanto per pura strumentalizzazione. E lo proviamo in questo articolo che fu pura strumentalizzazione perchè alla luce del comportamento e della posizione assunta in questi giorni, se si avesse mantenuto le posizioni scritte sul documento che pubblichiamo, almeno si sarebbero salvate credibilità e affidabilità politica. Era il 21 settembre del 2019 quando il consigliere comunale Pasquale Aveta scrisse ai capigruppo una lettera denuncia gravissima contro l’amministrazione usando frasi altrettanto e politicamente gravi come: “Il Sindaco Marco Antonio Del Prete, incurante del disastro a cui sta conducendo la Città, continua a tessere la sua “campagna acquisti” con l’uso delle attività e delle risorse pubbliche” e ancora “Il Sindaco ha impedito la realizzazione del “Giardino della Legalità” già previsto dalla precedente amministrazione, promuovendo un vero e proprio saccheggio della Città attraverso la concessione di demolizioni di palazzi e la sostituzione con fabbricati economicamente più vantaggiosi per il privato”  e ancora, passando alla vera e propria strumentalizzazione politica scrive “Il Gruppo Democrazia 2.0 ha revocato la fiducia a Marco Antonio Del Prete ed è sceso in campo a fianco dei cittadini che lottano per un’alternativa di Governo”. Bene, sapete tutti come è andata poi a finire alcuni giorni fa in Consiglio comunale: Aveta ha riconsegnato la fiducia all’amministrazione!! La lettera chiude definendo “Fungo di cemento” la realizzazione del fabbricato in via Roma, funghi coltivati da questa Amministrazione che mirando alla soddisfazione di pochi, sta trasformando ad ampie falcate, Frattamaggiore in una Città pollaio”” Adesso, al netto delle precedenti denunce e ripensamenti da parte del Consigliere Aveta, per fugare qualsiasi dubbio da parte di cittadini impressionati dagli impatti ambientali che si stanno creando in città, ci rivolgiamo a tutti i consiglieri comunali dicendo loro: Atteso che il comparto urbanistico a Frattamaggiore è oggetto della massima attenzione da parte di tutte le istituzioni e forze delegate al controllo del territorio, oltre alle continue sentenze e ordinanze da parte di TAR e Procura, perchè la politica non fa la sua parte attraverso accessi agli atti per verificare la legittimità laddove sorgono dubbi e proteste da parte dei cittadini? Basta con le strumentalizzazioni del momento per portare soltanto acqua al proprio mulino e basta ancor più ad assumere la postura delle tre scimmiette: non vedo, non  sento e non parlo, ma agite negli interessi dei cittadini.